Il complesso museale è visitabile dalla primavera fino alla fine di settembre con percorsi guidati.
La miniera di Caporciano è una miniera di rame con origini storiche. Si trova a circa un chilometro dall’abitato di Montecatini Val di Cecina ed è stata attiva dall’epoca etrusca fino agli inizi del 1900, con alcune interruzioni.
Durante il XIX secolo l’attività di estrazione del rame ebbe una forte espansione e la miniera di Montecatini Val di Cecina diventò la più grande miniera di rame d’Europa. L’attività mineraria cessò agli inizi del XX secolo.
Il complesso museale dell’area mineraria è il risultato della volontà dell’amministrazione comunale di Montecatini Val di Cecina che con l’aiuto di altre istituzioni: Comunità Montana dell’Alta Val di Cecina, Provincia di Pisa, Regione Toscana, e Unione Europea è riuscita a recuperare il complesso minerario abbandonato.
La miniera era suddivisa in dieci livelli e in ciascun livello si diramavano varie gallerie. Se si sommano tutte le lunghezze delle gallerie si raggiungono i 35 km e se si sommano le altezze di tutti i pozzi si raggiungono i 10 km.
dal sito museivaldicecina.it
Chiara Brilli ha intervistato Michela Marchi (foto), operatrice museale all’interno del Museo della miniera di Camporciano
Un container con 3mila Mobike di cui 100 destinate a Firenze è bloccato alla Dogana in attesa di un pezzo di ricambio dalla Cina...
Giovedì 11 aprile è in programma, per tutti i settori privati, lo sciopero nazionale di 4 ore indetto da Cgil-Uil (8 ore per il...
Come è andata l’Assemblea cittadina dell’associazione ‘Firenze Città Aperta’, La Firenze che vogliamo di ieri sera? Ci sarà una lista alternativa al Pd? Chi...