Intervista con Mario Tronti, filosofo, uno dei padri della corrente dell’operaismo, in occasione dell’uscita del suo libro-intervista “Il popolo perduto. Per una critica della sinistra”.
“La sinistra che in questi ultimi decenni si è interessata quasi esclusivamente di diritti e ha trascurato i bisogni: lavoro, sicurezza, stato sociale, redditi perduti… Quante volte si nomina la parola cittadini e quante la parola lavoratori? In questa sproporzione c’è la distorsione della realtà. E ancora: quante mobilitazioni di piazza si sono fatte su rivendicazioni umanitarie e quante sul flagello delle morti sul lavoro? La scarsa attenzione a domande di questo tipo ha provocato la perdita di milioni di voti e, fatto ancora più grave, il rischio di estinzione di un intero popolo”. Dice Tronti: lo abbiamo intervistato
Mercoledì 24 giugno, primo anniversario dalla sepoltura di Lorenzo Orsetti presso il Cimitero di San Miniato, si terrà un'iniziativa, in memoria del “partigiano di...
Intervista con l'urbanista ed ex presidente dell'ordine degli Architetti ROBERTO VEZZOSI che boccia il progetto: "renderebbe i residenti ancora più prigionieri che nel lockdown...
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