“Il debito pubblico è oligarchie che si nutrano del denaro di una i più ricchi investono nello Stato e si appropriano di una parte dello Stato. Ancora oggi alla fine è così: per quanto ci siano anche piccoli investitori, sono infatti le grandi istituzioni economico -finanziarie che comprano il Debito pubblico e dunque condizionano gli Stati” dice Todeschini.
“Oggi siamo di fronte alla fase terminale di questo processo che nasce appunto nel XII secolo. Questo meccanismo nei secoli ha creato disuguaglianze sempre più gravi, oggi vediamo che cresce a dismisura nei paesi più deboli e produce una drammatica crescita delle disuguaglianze. I più ricchi tra i ricchi comprano pezzi delle rendite pubbliche dei diversi Stati” prosegue Todeschini.
Ma come uscivano nel Medioevo dalle crisi del Debito? ” A un certo punto le Città Stato si azzeravano da sole il debito: con una scelta politica decidevano di non pagarlo più. Ma era fgrutto di rapporti di forza che allora lo permettevano.”
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Una riflessione sui fatti di Firenze nel 1990. Roberto Bianchi è uno storico, docente Unifi.