“In questi giorni si parla molto di appalti in questi giorni in relazione alle intenzioni del governo di derogare al codice degli appalti e di liberalizzare il sub appalto reintroducendo il criterio del massimo ribasso. Se ne parla in un momento in cui la mafia, in tutte le sue varietà, è in forma perfetta. http://www.antoninocaponnetto.it/Per non aiutare la mafia occorre da un lato eliminare l’eccesso di burocrazia, ma semplificare deve far rima con decuplicare gli addetti ai controlli che sono troppo pochi e sovraccarichi di lavoro” questo quanto afferma in un comunicato la Fondazione Antonino Caponnetto
Per la Fondazione Caponnetto :” Ci vuole anche altro per non aiutare la mafia” ovvero ” bisogna vietare il massimo ribasso… È bene essere chiari. La mafia ci va a nozze.
– è necessaria una unificazione delle Banche Dati per rendere più efficace l’operato degli addetti ai lavori e quindi ai controlli e superare l’odierna frammentazione delle informazioni in numerose Banche Dati che non dialogano tra loro. – bisogna controllare ed avere l’elenco di chi vince gli appalti e chi ottiene i sub appalti”
“Lottare contro la mafia non significa essere contro lo sviluppo ma, al contrario, favorire lo sviluppo sostenibile. In caso contrario aiuteremo la mafia che si accaparrerà i fondi del recovery fund” conclude Salvatore Calleri, presidente della Fondazipne Caponnetto
Analisi delle cose fatte e dei progetti per il futuro da parte dell’assessore al Bilancio.
Esce domani in libreria per Castelvecchi “Fratelli. Viaggio al termine dell’Africa” del giornalista del Corriere Fiorentino e di Redattore Sociale Jacopo Storni.