March 26, 2021 00:05:44
Podcast

Mar 26 2021 | 00:05:44

/

Show Notes

Uno studio di , Francesco Cecconi e Luca Scorrano pubblicato su The Lancet conferma: le aperture delle scuole non sono state  il motore della seconda ondata di COVID-19 in Italia. ascolta la nostra intervista in podscat

Non è il primo studio che testimonia come le scuole siano un luogo ‘sicuro’ in cui il contagio da Sars Cov-2 è limitato e ben inferiore alle medie generali. Di certo è uno dei più completi  ed il primo del genere per quanto riguarda l’Italia. Lo studio di , Francesco Cecconi e Luca Scorrano pubblicato su The Lancet conferma: le aperture scolastiche non sono state l’apertura scolastica il motore della seconda ondata di COVID-19 in Italia.

“Durante la pandemia COVID-19, la chiusura della scuola è stata prescritta in analogia con il suo effetto contro l’influenza, ma non è chiaro se le scuole siano i primi amplificatori COVID-19” si legge nell’abstract della ricerca.

E ancora “Abbiamo eseguito uno studio di coorte trasversale e prospettico in Italia durante la seconda ondata COVID-19 (dal 30 settembre 2020 fino almeno al 28 febbraio 2021). Abbiamo utilizzato database del Ministero dell’Istruzione italiano, dei sistemi della regione Veneto di notifica dei casi SARS-CoV-2 e del tracciamento dei casi secondari delle scuole per confrontare l’incidenza di SARS-CoV-2 negli studenti / personale scolastico e nella popolazione generale e l’incidenza tra i gruppi di età . Il numero di test, le infezioni secondarie per tipo di caso indice e il rapporto casi / test per scuola sono stati stimati utilizzando un modello di regressione lineare generalizzata multivariata aggiustato. I numeri di riproduzione regionale R t sono stati stimati dai dati di incidenza giornaliera della Protezione Civile italiana con un metodo di distribuzione a posteriori utilizzando un algoritmo Markov Chain Monte Carlo.

I risultati sono i seguenti: “‘incidenza di SARS-CoV-2 tra gli studenti è stata inferiore rispetto alla popolazione generale. Le infezioni secondarie a scuola erano <1% e gruppi di ≥2 casi secondari si sono verificati nel 5-7% delle scuole analizzate. L’incidenza tra gli insegnanti era paragonabile alla popolazione di età simile ( P  = 0,23). Le infezioni secondarie tra gli insegnanti erano rare e si verificavano più frequentemente quando il caso indice era un insegnante rispetto a uno studente (37% contro 10%, P  = 0,007). Prima e intorno alla data di apertura della scuola in Veneto, l’incidenza di SARS-CoV-2 è cresciuta al massimo negli individui di 20-29 e 45-49 anni, non tra gli studenti. Lo sfasamento tra le date di apertura delle scuole nelle regioni italiane e l’aumento del COVID-19 regionale R tnon era uniforme. Infine, le chiusure di scuole in due regioni dove erano state attuate prima di altre misure non hanno influenzato la diminuzione di R t .”

Da qui la conclusione. “questa analisi non supporta un ruolo per l’apertura delle scuole come motore della seconda ondata di COVID-19 in Italia, un grande paese europeo con un’elevata incidenza di SARS-CoV-2.”

Other Episodes

Episode 0

November 16, 2022 00:08:26
Episode Cover

“Nero Addosso”: la storia di una madre che ha perso un figlio e di un ragazzo di strada che ha perso il suo futuro

Intervista con Caterina Ceccuti per presentare il suo ultimo romanzo  

Listen

Episode 0

January 27, 2023 00:07:24
Episode Cover

Tangentolopoli e la fine della Prima Repubblica alla luce degli archivi desecretati di recente dalla FBI

"The end 1992-1994. La fine della prima Repubblica negli archivi segreti americani" il libro di Andrea Spiri verrà presentato  Lunedì 30 gennaio 2023 dalle...

Listen

Episode

September 27, 2018 00:03:39
Episode Cover

Mafia: da DL Sicurezza la possibilità di ricomprarsi i beni confiscati

Don Andrea Bigalli, referente Libera Toscana, “si tradisce spirito legge voluta da La Torre”

Listen