Ne abbiamo parlato con lo storico ed esperto dei diritti delle minoranze, prof. Luca Bravi. “Il censimento -dice Bravi- ciò che non risolve i problemi reali, genera odio diretto su un gruppo specifico e questo rende la situazione pericolosa per i singoli individui. Un’azione inutile non si limita infatti a non generare effetti, ma crea l’incremento della conflittualità sociale e la ricerca costante del capro espiatorio cui addossare colpe. È il consueto percorso del razzismo che si nutre dell’incapacità politica e l’incapacità politica è tale quando si attivano conteggi, ma non si stanziano fondi specifici per rispondere al problema che si intende misurare. Possiamo pure conteggiarli altre cento volte, il problema è appunto l’incapacità politica che si nutre solo di slogan. Bisognerebbe tradurre il tutto in pratica politica positiva, perché vedete, l’odio, quello che stiamo fomentando da decenni (forse da secoli), è già bandito dalla politica grazie alla Costituzione, basterebbe applicarla ed eliminare l’inutile vocio di sottofondo” .
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