Nonostante la pioggia e le comprensibili paure a partecipare ad una passeggiata dimostrativa, I Ristoratori Toscana non si sono fermati e hanno, con questa iniziativa ,voluto ribadire le loro richieste stilate fin dalla metà di marzo all’ insorgere dell’ emergenza epidemiologica.
In particolare le richieste sono concentrate nei seguenti punti:
Riguardo alle notizie che circolano da stamani sulla riapertura anticipata I Ristoratori Toscana dichiarano: “ Siamo molto preoccupati riguardo la decisone presa dalla Regione Toscana di anticipare la riapertura al 18 maggio, si continua a parlare di date ma non ci sono ancora istruzioni e direttive concrete sulla riaperture. Chiediamo direttive da 2 mesi e, ancora, a meno di 5 giorni dalla riapertura non abbiamo niente in mano per poterci organizzare. Inoltre non sono arrivate le casse integrazioni ai nostri dipendenti… siamo abbandonati a noi stessi nel totale caos e ci sono famiglie in grave difficoltà!
Aggiungono: “Attendiamo risposte sollecite e concrete dalle istituzioni e solo allora saremo disposti a incontrarle. Abbiamo avuto tanti incontri formali con loro che purtroppo a oggi non hanno portato a niente. E concludono: “attenzione ai tentativi di strumentalizzare il nostro gruppo, ribadiamo siamo un movimento di imprenditori della ristorazione e affini lontani dai partiti e dalle associazioni di categoria”.
Polemica sul chirurgo che guadagnava troppo ma “salvava vite”. Parla l’esperto di bio diritto.
Intervista con MARIA FRANCESCA MANETTI, First CISL
"Siamo profondamente turbati dalla decisione del Governo di imporre agli studenti a partire dai 6 anni la mascherina anche al banco, per tutta la...