“All’indomani dell’approvazione della legge Madia, la dirigenza INFN annuncia subito la sua posizione: stabilizzerà subito i tecnici amministrativi (una novantina di persone), ma niente da fare per i ricercatori e i tecnologi (rispettivamente 21 e 60 aventi diritto secondo i requisiti specificati nella legge Madia).L’ente decide quindi di utilizzare i fondi stanziati dal governo per le stabilizzazioni operando una iniqua suddivisione del personale in categorie di lavoratori, quando tale procedura di stabilizzazione era, nelle intenzioni di legge, rivolta a tutti i lavoratori con i requisiti Madia” questo quanto denunciano i ricercatori precari.
L’intervista con la dott.ssa Francesca Spada dell’INFN
“Sono Rita Chemeri, un'insegnante dell'ITT "Marco Polo" insieme abbiamo scritto e firmato una lettera per la stampa a proposito della situazione precari a scuola,...
Intervista al sindaco SERGIO CHIENNI. "Un piccolo risarcimento per chi ha sofferto di più in questo lock down" ASCOLTA L'INTERVISTA
Intervista con MARTINA IULIANO, del collettivo Peppe. Valarioti che chiede il voto a distanza per evitare assembramenti in occasione delle prssime lezioni regionali (11...