“In sei mesi l’Amministrazione comunale non ha trovato il tempo per discutere con noi di un provvedimento per evitare che anche negli appalti pubblici ci siano casi di lavoro sottopagato, privo delle necessarie condizioni di sicurezza, con violazioni sistematiche dei contratti nazionali di lavoro”. E’ l’accusa lanciata da Cgil, Cisl e Uil territoriali verso il Comune di Prato. I sindacati ricordano di aver unitariamente elaborato un’ipotesi di Protocollo d’intesa per l’introduzione delle clausole sociali nei contratti di appalto da sottoporre per la sottoscrizione a tutti i sindaci del territorio provinciale. L’obiettivo del documento è contrastare negli appalti pubblici di competenza il lavoro non di qualità, la mancata applicazione dei contratti nazionali, territoriali e aziendali e quindi il lavoro sottopagato, il non rispetto delle leggi in materia di salute e sicurezza. Parla il coordinatore della Uil di Prato.
Sui monoclonali ancora poche esperienze di utilizzo e di ricerca in Italia: Toscana e Liguria le regioni più virtuose. Intervista con prof. GIOVANNI DI...
Dal Premio Nobel dei 'banchieri', alla cultura body positive, al rigassificatore di Piombino: le cose 'veramente importanti'. Dai mircofoni di Domenico Guarino