“Di Schmidt -dice Montanari- non ho condiviso molte scelte, alcune delle quali poi sono state riviste dal direttore. Ma soprattutto nella prima fase abbiamo assistito ad una vera e propria mercificazione degli spazi: le cene a palazzo Pitti, le mostre degli stilisti…Tutte cose sbagliate”. “Non mi pace come sono stati riallestiti gli spazi degli Uffizi -continua Montanari. “Do atto dell’impegno in buona fede di Schmidt, ma il bilancio è negativo.”
Per Montanari il problema vero comunque è che Schmidt si è trovato a lavorare nei confini di una riforma, quella voluta dal ministro Franceschini “sconcertante (…) in cui i Musei che dovrebbero essere delle comunità di ricerca sono diventati luoghi in cui tutto dipende da un capo. Una logica di aziendalizzazione che non mi piace che ritengo pericolosa”.
Intervista con Andrea Romiti, candidato del Centrodestra a Livorno.
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