Non era soddisfatta per i 127 euro del reddito di cittadinanza che le erano stati attribuiti, per questo una donna ha avuto una crisi di nervi fino ad occupare di fatto l’ufficio chiedendo che le fosse rilasciata la cifra di 1000 euro.
E’ accaduto oggi a Prato. Si tratta solo dell’ultimo episodio di una pressione crescente che proprio il reddito di cittadinanza sta comportando sui lavoratori della Funzione pubblica, già afflitti, denunciano i sindacati, da una cronica carenza di organico.
FP CGIL ha scritto dunque una lettera ai vertici dell’Istituto per ribadire “la necessità, già avanzata con nostra nota del 2 maggio scorso, di incontrarVi al fine di ricevere rassicurazioni relativamente le attività di sportello che è diventato sempre di più il terminale di istanze crescenti dei bisogni della cittadinanza: dall’assistenza al sostegno al reddito, alla previdenza” ” Il rinnovato ruolo dell’attività di sportello – dice la CGIL – deve interrogare l’Istituto al fine di trovare risorse e modelli organizzativi efficaci ed efficienti, attraverso misure assunzionali, misure logistiche con riferimento alla sicurezza di tutti i lavoratori impiegati combinata con un’alta realizzazione degli obiettivi di soddisfazione delle istanze della cittadinanza”.
Intervista con Sandro Malucchi, FP CGIL Prato
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