“Il mio nome è Maria Maddalena”. La trama, in estrema sintesi, narra di una giovane ragazza che, per
pagarsi un viaggio in Amazzonia per proseguire il proprio progetto di studi, decide di intraprendere il percorso della gravidanza surrogata, offrendosi, dietro compenso, come donatrice di utero.
Ne abbiamo parlato con EROS CRUCCOLINI, garante detenuti comune Firenze
Dora ha 80 anni, una storia travagliata alle spalle, qualche problema di salute e una leggera decadenza cerebrale, ma di una cosa è certa:...
Primo mixtape dell’anno per Jopparelli (Tropicalismi/IBWT), viaggione jazz-fusion-krautrock che in una parola si traduce con #Svuotazza. Poi c’è Sara con la sua rubrica FREE...