“I nostri soldi non possono finanziare progetti che distruggono il pianeta”. 12 mega-progetti fossili finanziati da istituti bancari sono attualmente in fase di sviluppo e se venissero realizzati, causerebbero il rilascio di atmosfera di 175 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Un volume di CO2 sufficiente a esaurire metà del budget di carbonio rimanente per restare al di sotto della fatidica soglia di 1,5 gradi Celsius. A cinque anni dagli accordi di Parigi, l’industria dei combustibili fossili continua a espandersi grazie alle banche tra cui Unicredit e Intesa San Paolo. Lo svelano 18 ong internazionali hanno redatto il rapporto ‘Cinque anni persi’. Sentiamo Alessandro Runci dell’associazione Re:Common, uno degli autori del rapporto, intervistato da Monica Pelliccia.
Intervista all’esponente di LeU Tea Albini, a cura di Domenico Guarino e Chiara Brilli.
Intervista con il candidato sindaco di Firenze Punto a Capo Mustafa Watte
Sabato 1 e domenica 2 dicembre al Circolo Ex – Fila di Firenze, Via Leto Casini 11 – Ingresso libero