Dall’analisi di 11.699 dati contenuti in articoli di riviste scientifiche accreditate, è emerso che le colture di mais ogm hanno una resa superiore dal 5,6% al 24,5%, aiutano a ridurre gli insetti dannosi ai raccolti e hanno percentuali inferiori di contaminanti pericolosi negli alimenti, come micotossine (-28,8%) e fumonisine (-30,6%).
“Questa analisi fornisce una sintesi efficace su un problema specifico molto discusso pubblicamente”, ha rilevato la coordinatrice della ricerca, Laura Ercoli, docente di Agronomia e Coltivazioni Erbacee all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna. Con lei hanno lavorato Stefano Bedini, Marco Nuti e Elisa Pellegrino che abbiamo intervistato
Ne abbiamo parlato con lo storico Unifi, LUCA BRAVI, e con ELENA BISSACA, associazione Deina Torino
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