March 19, 2021 00:06:19
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Mar 19 2021 | 00:06:19

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Al vertice della classifica dei paesi con maggior tasso di felicità  stilata dal World Happiness Report, con un primato stabile dal 2019, c’è la Finlandia, seguita da Islanda e Danimarca. L’Italia invece, esce dalla top 20 e, pur guadagnando 3 posizioni dallo scorso anno, si piazza al 25esimo posto.

Quali sono i Paesi più felici del mondo e quelli meno felici? In un anno caratterizzato dalla pandemia di Covid-19 la sfida è unica: l’Italia, nonostante le difficoltà, ha guadagnato ben 3 posizioni rispetto allo scorso anno, ma il primato rimane della Finlandia. Secondo il World Happiness Report, infatti, i finlandesi sono i cittadini più felici al mondo e ciò è da attribuire alla fiducia della popolazione nei confronti della propria comunità, che è uno dei parametri per misurare il livello di felicità di un Paese.

Al vertice, con un primato stabile dal 2019, c’è la Finlandia, seguita da Islanda e Danimarca (che perde una posizione rispetto allo scoroso anno). L’Italia invece, esce dalla top 20 e, pur guadagnando 3 posizioni dallo scorso anno, si piazza al 25esimo posto.

Ecco la Top 10 dei Paesi più felici al mondo:

Finlandia;
Islanda;
Danimarca;
Islanda;
Svizzera;
Olanda;
Svezia;
Germania;
Norvegia;
Nuova Zelanda.

Il Paese che chiude la classifica con il punteggio più basso nel World Happiness Report del 2021 è l’Afghanistan, con un punteggio di 2.523. Questo Stato sembra avere un’aspettativa di vita molto bassa, unita a bassi tassi di prodotto interno lordo e pro capite. Il Paese, inoltre, registra pessimi risultati per quanto riguarda la libertà di prendere le proprie decisioni.

I parametri utilizzati per riuscire a valutare una condizione così soggettiva come il concetto di felicità sono 6, come spiega il report annuali 2021, e non riguardano soltanto aspetti di carattere economico, sociale e generale come il PIL, Prodotto Interno Lordo; il reddito pro-capite; il tasso di criminalità; l’aspettativa di vita; il livello di istruzione e il tasso di occupazione.

E parte proprio domani, in occasione della giornata mondiale della felicità, un progetto di ricerca per comprendere perché alcune persone siano predisposti a essere più felici rispetto ad altri e quanto questo sia determinato da fattori ambientali e genetici. L’iniziativa, della Scuola Imt alti studi di Lucca e dell’Università di Pisa, è finanziata con
200 mila euro dalla Fondazione Gio.I.A. A portare avanti lo studio sarà una squadra di ricercatori guidata dal dottor Luca Cecchetti, ricercatore in psicologia e neuroscienze, assieme a un gruppo di ricerca coordinato dalla professoressa Silvia Pellegrini, che ha sviluppato un’innovativa linea di ricerca sullo studio degli effetti dei fattori genetici
sul comportamento umano e sul senso morale.

La ricerca procederà attraverso tre momenti: la prima parte sarà dedicata alla mappatura semantico-linguistica della felicità e di altre emozioni positive; la seconda verterà sulla mappatura ambientale; e l’ultima parte sarà dedicata al focus genetico, per capire se esistano fattori che ci espongono a condizioni di benessere psicologico più frequenti rispetto ad altri.

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