“Noi avremmo un elenco molto lungo di necessità infrastrutturali”, ha proseguito Falchi, ricordando che “sono 150 milioni le risorse che finora il governo in due tranche diverse aveva stanziato per la realizzazione della nuova pista.
Su queste io credo che siano davvero tante le necessità infrastrutturali della Piana fiorentina: dal completamento della Mezzana-Perfetti Ricasoli, a interventi per dare gambe al Parco agricolo urbano della Piana”, oltre al prolungamento del sistema tramviario nella Piana stessa.
Nel sistema aeroportuale toscano, visto dalla Piana fiorentina, “c’è il tema di rafforzare i collegamenti con Pisa”, mentre Firenze deve avere “un ruolo da city airport” e “non ci sarebbe niente di male se parte delle risorse” che il governo aveva destinato alla nuova pista dello scalo di Peretola “fossero dedicate a migliorare, ridurre l’impatto della pista attuale”ha sottolineato Lorenzo Falchi, in una conferenza stampa convocata insieme ai sindaci dell’area pratese e della Piana promotori dei ricorsi al Tar. “Il tema – ha aggiunto – deve essere affrontato tecnicamente. Non c’è contrarietà a ragionare su come rendere meno impattante la presenza dell’attuale pista, anzi, lo devono fare le istituzioni: la Regione, l’Enac, il ministero. Nel 2003 fu fatta la Via per l’interramento autostrada, poi altre previsioni di piccole modifiche che avrebbero migliorato la situazione”.
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