Il controllore del processo, conta più di chi il processo lo porta fisicamente avanti. “Solamente 790.251 le dosi di vaccino somministrate agli operatori sanitari, su un totale di 1.312.275. A quanto pare 397.583 dosi sono state invece iniettate a personale non sanitario e non appartenente alle altre aree a rischio come ad esempio quelle degli ospiti delle Rsa e degli over 80. Tutto questo non è accettabile. Ancor di più alla luce dei ritardi nelle consegne. È quanto mai urgente la pubblicazione del Decreto di natura non ordinamentale del Ministero della Salute, richiamato dal comma 457 della manovra, per rendere chiaro e vincolante quanto previsto dal piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2. Non possiamo tollerare che di fronte ad una problematica così rilevante ogni Regione faccia autonomamente ciò che vuole”. Questo il commento del presidente della Fondazione Italia in Salute, Federico Gelli
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