Le cooperative di comunità, tali perché spesso soci sono la quasi totalità degli abitanti di un paese, possono aiutare a ridare slancio e mettere insieme attività economiche che da sole non hanno più la forza per andare avanti. Possono servire anche a difendere paesaggio e ambiente, oltre a sostenere lo sviluppo economico di realtà marginali. Sono lo
strumento giusto, in determinati contesti, per rilanciare servizi che mancano o sono venuti meno,oltre a contrastare lo spopolamento di piccoli borghi.
Fino al 2012 se ne contavano appena ventiquattro in tutta Italia, due in Toscana. Negli ultimi tre anni sono aumentate, con un crescente interesse.
La regione ha investito 1 milione e 200 mila euro finora
INTERVISTA CON L’ASSESSORE ALLA PARTECIPAZIONE VITTORIO BUGLI
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